The Wishwall community helped us to meet after years: a far apart friendship reunited

Date Published: 4/21/2015

The Wishwall community supported us and ur wish to see each other again and meet together with our favorite singer is granted. We are two best friends and we live very far apart, one lives in Milan and the other in Naples. Our names are Emanuela and Elisa. One of us is sick and cannot easily move and also not in an economic situation to be able to buy train tickets. We were so sad so we decided to write our wish and we tried to support it in every possible way. An amazing person in the community, Alessandro Quagliata, decided to pay for our ticked while The Wishwall Foundation got arrangements with the staff of our favorite singer to meet her. It is through her that we met and she means so much to us. We didn't believe that this could have become real but it did. We were exited beyond words and everything was perfect. We cannot thank enough The Wishwall project and The Wishwall Foundation to make our double wish come true!



 



La community ci ha fatto reincontrare e insieme abbiamo visto il nostro idolo. – Desideriamo Ciao, siamo Emanuela ed Elisa. Poche settimane abbiamo espresso il nostro desiderio che consisteva nel vederci, battendo così la distanza che ci divide, cioè 802 km da Napoli a Milano, e incontrare insieme Alessandra Amoroso, l’amore per la quale ci ha permesso di conoscerci. Grazie all’impegno della community e di Alessandro Quagliata, che ha preso i biglietti del treno per fare venire Elisa qua, il desiderio è stato realizzato, così il 9 marzo a Milano,grazie al firma copie per la presentazione del suo libro, abbiamo avuto modo di incontrare Alessandra insieme. Inutile dire che l’emozione che abbiamo provato era davvero forte, profonda e bellissima. Eravamo lì insieme ad altre centinaia di persone, tutte per un’unica persona, tutte con la speranza di incrociare il suo sguardo e strapparle un sorriso magari. O quasi tutte forse, noi eravamo lì per ringraziarla perché è grazie a lei che ci siamo conosciute, oltre il resto, eravamo lì per questo. L’ansia era pazzesca, alle sette del mattino eravamo già sveglie, per le 11 stavamo già lì, davanti alla Mondadori, davanti a quella fila di persone che avevano tutte in mano un solo libro in cui ognuno di noi rivede un po’ se stesso, rivede quell’amore, quel legame profondo che lo lega ad Alessandra. Poco dopo arrivò Sara con una sua collega, abbiamo avuto così il piacere di conoscere pure loro. Ci hanno accompagnato per tutta la giornata. Passavano le ore poi.. 15, 15:15, 15:20.. 16, 16:25.. 17. ANSIA. Mancava solo mezz’ora, solo trenta minuti e incontravamo Alessandra insieme, solo trenta minuti che poi sono diventati 25, 20, 17, 13… e poi niente più conto alla rovescia, non riuscivamo a seguire. Eravamo troppo prese dall’emozione, ancora non ci credevamo, troppo bello per essere vero, eppure questa volta lo era. C’eravamo noi e tante altre persone, una sensazione stupenda direi quella di stare tutti lì insieme per una sola persona, riuscivamo a capirci tra di noi anche se io ed Eli, di quello che stava succedendo, capivamo poco o niente. Arriva poi Gloria, l’assistente di Alessandra, ci prende e ci fa entrare da dietro. “Aspettate un attimo qua e tra poco la vedrete.” Eravamo ancora incredule ma nel frattempo felicissime, sorridevamo tanto, ci abbracciavamo, stavamo insieme, avevamo battuto la distanza e stavamo per abbracciare insieme Alessandra e ringraziarla per averci fatto conoscere. Indescrivibile l’emozione provata, indescrivibile ed unica. Non riesco a trovare le parole giuste forse perché veramente non si può spiegare cosa provavamo in quei momenti ma se dovessi proprio farlo, direi solo una parola, descriverei solo un’emozione, si chiama felicità . Si chiama felicità quell’emozione provata a stare lì insieme, ad aspettare di vedere Alessandra insieme o come diciamo noi “s(e)mpr(e) insi(e)m(e)”. Oltre alla felicità c’era l’ansia ovviamente. Abbiamo aspettato e poco dopo Giacomo, il manager di Alessandra, ci ha fatto cenno di avvicinarci. Pochi passi e stavamo da Alessandra, eccoci lì. Il cuore batteva fortissimo. Era veramente lei, eravamo veramente insieme. Ci ha accolto con quel suo sorrisone bellissimo, dolcissima come sempre. Ci ha salutato e poi ci ha autografato il libro. Ci siamo scambiate qualche parola, l’abbiamo ringraziata, per averci fatto conoscere e per altro. Come sempre, è stata disposta ad ascoltarci. Ci soffermeremmo un attimo sul suo sorriso per dire semplicemente che ha quella dote di sorridere sempre e far sorridere. L’emozione più bella però l’abbiamo provata quando ci ha abbracciate, eravamo tutte tre abbracciate, lei sorrideva e noi insieme a lei. Non avevamo più bisogno di nient’altro. Quell’abbraccio era ciò che volevamo e poi quel “grazie Ale”. Ce l’abbiamo fatta, ce l’abbiamo fatta veramente. Ora come ricordo abbiamo la foto insieme a lei ma ciò che rimane veramente è il suo sorriso impresso nella nostra mente, il nostro abbraccio, tutte tre insieme, l’attenzione che lei ha rivolto a noi, l’amore, che a modo suo, ci ha dimostrato. Più che un autografo con la dedica, più che una foto, sono queste le cose che contano veramente. Noi che sorridiamo grazie a lei e lei che sorride grazie a noi. Noi che la abbracciamo e lei che ci abbraccia. Noi che le parliamo e lei che ci ascolta, che ci guarda negli occhi. Se dovessi dare un nome a tutto ciò lo chiamerei semplicemente amore puro, come lei. Eravamo felici veramente, non facevamo altro che sorridere, sorridevano le labbra, gli occhi e il cuore. Se non è felicità questa allora non so cosa sia. L’abbiamo salutata poi, eravamo fuori. Io, Elisa, Sara e Cristina. Loro due che vedevano la felicità nei nostri occhi e noi due che ci guardavamo e sorridevamo,  ce l’avevamo fatta. Tra sorrisi e lacrime di gioia siamo state le ragazze più felici di questo mondo perciò grazie ancora desideriamo per averci dato la possibilità di realizzare questo nostro desiderio. Un grazie speciale per Sara e Cristina perché sono state vicine a noi quel giorno, e anche a Simonetta Lein, perché come diciamo noi amorosini eravamo lontane ma vicine. Grazie, senza dubbio, anche ad Alessandro Quagliata. Grazie di cuore a tutti. #DESIDERIAMO
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